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Nel 1924, un gruppo di amici, uniti dalla comune passione per la montagna decise di costituire in Savona un’associazione senza fini di lucro che avesse quale scopo la promozione dell’attività escursionistica.

Nasceva allora il Gruppo Escursionisti Savonesi, G.E.S., affilato alla sezione genovese della Federazione Italiana Escursionismo.

Sin dagli albori della sua attività il G.E.S. ha proposto, oltre a gite di carattere escursionistico, gite alpinistiche in collaborazione con la locale sezione del club Alpino Italiano e gite di sci-escursionismo.

Le prime uscite venivano effettuate con mezzi di fortuna, laddove possibile con mezzi pubblici; meta tradizionale era il Rifugio Savona, in Val Tanaro, che si raggiungeva con un avventuroso viaggio in treno sino a Trappa e in seguito con una marcia a piedi di circa sei ore.

Successivamente il panorama delle escursioni divenne più ampio, comprendendo mete più ambiziose e lontane , pur rimanendo la zona maggiormente frequentata sempre quella delle vicine Alpi Liguri e Marittime ; fu proprio da questa consuetudine che scaturì l’idea di creare nella zona un rifugio a disposizione dei soci e dei simpatizzanti del G.E.S.

Correvano gli anni ’70 e l’allora Presidente, Giorgio Bossi, individuò in Alta Val Tanaro, in località Tetti delle Donzelle, ai piedi della bastionata rocciosa della Rocca delle Donzelle, presso Carnino Superiore, a 1540 m. di altitudine, il luogo più idoneo per realizzare l’idea del rifugio. Il rifugio venne edificato senza che Bossi potesse vederlo portato a termine, essendo venuto prematuramente a mancare prima che ne fosse ultimata la costruzione.

Alla sua memoria e a quella di Carlo Ciarlo, socio benemerito e fondatore, è dedicato.

La costruzione del rifugio ha visto un considerevole impegno e finanziario e operativo dei soci ed è stata resa possibile anche grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Savona, della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo e dei compagni di lavoro del compianto Carlo Ciarlo, già Presidente del G.E.S.

Dispone di 19 posti letto e di 30 posti a tavola nella sala da pranzo, è dotato di cucina attrezzata, di servizi di disimpegno e igienici, di impianto di luce a cellula fotovoltaica.

La costruzione del rifugio

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